Sabato 21 Dicembre 2024

Gruppo Scout Castelfranco Emilia 1 - Clan
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Clan - Branca R/S (Rover/Scolte)


Il Clan accoglie i ragazzi e le ragazze di 16/17 anni una volta usciti dall'anno di Noviziato. Il Rover e la Scolta ne fanno parte fino a che non scelgono di concludere il loro percorso educativo (ma non la fedeltà alla Promessa e alla Legge) con la Partenza, o di seguire una strada diversa salutando i loro compagni di Strada.
Il Clan è seguito da almeno un Capo Clan, ma la guida vera e propria à la Carta di Clan, scritta dai ragazzi stessi, che riassume gli obiettivi e i valori da condividere della comunità.

Promessa scout
Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese;
per aiutare gli altri in ogni circostanza;
per osservare la Legge scout.

Legge scout
La Guida e lo Scout:
  1. Pongono il loro onore nel meritare fiducia;
  2. Sono leali;
  3. Si rendono utili ed aiutano gli altri;
  4. Sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout;
  5. Sono cortesi;
  6. Amano e rispettano la natura;
  7. Sanno ubbidire;
  8. Sorridono e cantano anche nelle difficoltà;
  9. Sono laboriosi ed economi;
  10. Sono puri di pensieri, parole e azioni.
Saluto
Il saluto va fatto portando la mano destra all'altezza delle spalle, l'indice, il medio e l'anulare tesi e uniti, il mignolo ripiegato sotto il pollice, il palmo rivolto in avanti. Le tre dita unite ricordano il triplice impegno della promessa.
Poiché il saluto è un segno di riconoscimento dei membri dell'Associazione e ricorda l'impegno della Promessa scout, il novizio Rover/Scolta, se non proveniente dal movimento, non fa il saluto fino alla Promessa.

Motto
Il motto della Branca R/S è SERVIRE.

Uniforme e distintivi
L'uniforme R/S è così composta:
  • Cappellone grigio scuro di foggia boera a tesa rigida larga cm.9 circa, con 4 fosse, due anteriori e due posteriori, nella cupola; munito attorno alla cupola di cinturino di cuoio e laccio sottogola annodato frontalmente al di sopra della falda.
  • Fazzoletto di Gruppo: Triangolare, di cm 70 di lato (per i due lati più corti), con i colori del Gruppo, da portarsi arrotolato al collo, legato con nodo ad anello;
  • Camicia: Colore azzurro, tipo unisex (senza spalline), con due tasche a toppa e patta abbottonata, collo apribile, da portarsi chiuso dentro i pantaloni o gonna;
  • Polo: Di cotone azzurro, senza tasche, collo apribile, maniche corte;
  • Pantaloni: Corti sopra il ginocchio o lunghi, in velluto a coste di colore blu o in tela cotone colore blu, con passanti per la cintura;
  • Cintura: Di cuoio naturale con anelli sui fianchi e fibbia di modello ufficiale;
  • Calzettoni: Colore blu con risvolto, in lana se invernali, in filo se estivi;
  • Maglione: In lana girocollo, colore blu.
Sull'uniforme si indossano, nelle condizioni previste dal Regolamento, i seguenti distintivi:
  • Distintivo associativo: Costituito dall'emblema dell'Associazione su dischetto di colore azzurro di cm. 4,5 di diametro. Viene applicato al centro della tasca sinistra della camicia.
  • Distintivi Mondiali: Identificano l'apprtenenza dell'associazione al movimento mondiale Scout. Sono due in quanto identificano l'appartenenza al World Organization of Scout Movement (WOSM), organizzazione mondiale maschile (giglio bianco su sfondo viola), e al World Association of Guides and Girls Scout (WAGGS), organizzazione mondiale femminile (trifoglio dorato su sfondo azzurro). Viene applicato al centro della tasca destra della camicia.
  • Distintivo FIS: Indica l'appartenenza di AGESCI alla Federazione Italiana dello Scoutismo (FIS). Inoltre permette l'identificazione dell'associato come scout italiano e come tale scout dell'unione europea. È costituito da una barretta tricolore con la striscia "Italia" (misure cm. 5 x 1,5), da portarsi immediatamente al di sopra della tasca destra della camicia.
  • Distintivo di Regione: Scudetto delle dimensioni di circa cm. 4 x 4,5 recante l'emblema regionale. Viene applicato sulla parte alta della manica destra.
  • Indicazioni di Gruppo: Striscia di colore verde delle dimensioni di cm. 6 x 1,5 sulla quale è ricamato o scritto in colore giallo il nome della località e il numero del Gruppo. Viene portato immediatamente sopra il distintivo regionale, al margine superiore della manica destra.
Carta di Clan
La Carta di Clan è uno strumento per la progressione della persona e della Comunità del Clan. È scritta e periodicamente rinnovata dal Clan, che rende così esplicito, secondo le proprie caratteristiche e tradizioni, un suo modo di sentire e di vivere il Roverismo/Scoltismo. In essa il Clan fissa le proprie riflessioni, stabilisce particolari ritmi della propria vita, trova un riferimento costante alle proprie esperienze.

Firma dell'impegno
Avviene normalmente entro un anno dall'entrata nel Clan, nel momento in cui il Rover e la Scolta accettano di porre i valori e le scelte della Carta di Clan alla base del loro cammino di crescita. La firma non è quindi il segno di una meta ormai raggiunta, ma di un impegno a camminare sulla strada avendo per preciso riferimento la Carta di Clan.
Essa coincide con un effettivo impegno di condivisione all'interno del Clan e di un servizio all'esterno di esso.
La firma è prevista, non al momento dell'entrata nel Clan, ma dopo un certo periodo di vita nel Clan, proprio perché rispetto alla conoscenza teorica del testo della Carta si è voluto preferire la sua sperimentazione pratica da parte di ciascuno. Per questo motivo, anche la firma è personale e non collettiva; essa avviene su richiesta di ciascun Rover e Scolta, man mano che essi ritengono di aver maturato questa scelta.
La cerimonia, assai semplice, dovrà sottolineare da un lato l'importanza dell'impegno, assunto in piena cognizione di causa, dall'altro il fatto che chi si impegna con la firma della Carta può contare sull'aiuto di tutto il Clan.

Partenza
La Partenza è il momento con cui un Rover o una Scolta conclude il proprio cammino educativo nell'ambito dello scautismo.
Con la Partenza una persona dichiara di essere capace di fare delle scelte significative per la propria vita, rimanendo sempre fedele alla Promessa Scout e alla Legge Scout, e di partire per il mondo (nella propria quotidianità) testimoniando il proprio essere Scout Cristiano Cattolico.
Il/la giovane può chiedere la partenza fra i 19 ed i 21 anni d'età, al termine del cammino nella branca Rover/Scolte.
Alcuni, dopo aver preso la partenza, chiedono di rientrare nell'AGESCI come capi, cioè come adulti educatori. A differenza di quanto si potrebbe pensare, questa decisione non è scontata, e dipende dalle attitudini personali.

Capitolo
Il Capitolo è il modo con cui il Clan affronta i temi che vengono scelti dalla comunità di anno in anno, o anche con frequenza maggiore. Si divide in tre momenti:
Vedere: Informarsi, sia attraverso fonti di notizie sia in prima persona, sul tema trattato;
Giudicare: Confrontandosi all'interno del Clan ed eventualmente anche all'esterno, fino ad arrivare a condividere un'idea;
Agire: Fare qualcosa di concreto perché tutto quello che è stato scoperto e discusso non rimanga fine a se stesso ma sia finalizzato a "lasciare il mondo un po' migliore di come l'abbiamo trovato".

Settimana comunitaria
La settimana comunitaria è un'attività mirata a rafforzare lo spirito di comunità del Clan e per fare un'esperienza di vita diversa da quella familiare. I componenti della comunità di Clan si trasferiscono per un breve periodo di tempo in un'abitazione comune; ciascuno vive la propria quotidianità, scuola e lavoro compresi, durante il giorno, eccetto alcuni momenti durante esso, in cui svolge attività con il resto del Clan; al termine della giornata tutti pernottano nella casa comune invece che nelle proprie case. I ragazzi devono organizzarsi e stabilire dei compiti per ciascuno di essi, come una famiglia, e rispettarli; in questo modo la casa funzionerà correttamente, le attività verranno svolte nel modo migliore e la settimana risulterà un'occasione di crescita per tutti nelle proprie responsabilità e nella consapevolezza del proprio compito nella vita domestica.

Cammino
La Branca R/S propone ai giovani un cammino di crescita proporzionato alla maturità dei singoli. Questo deve essere tenuto presente in tutte le attività della Comunità R/S.
Tale cammino richiede al Novizio, al Rover, alla Scolta un impegno per mete concrete da raggiungere, una attenta riflessione sulle esperienze vissute e sul proprio livello di autoeducazione, un confronto con la Comunità. Per far questo diventano utili strumenti come la "revisione di Comunità" o il "deserto" per verificare con se stessi o con gli altri la propria progressione ; il "taccuino di marcia", per annotare e riflettere sulle esperienze vissute, il dialogo con i Capi e i membri della Comunità.
Il singolo sottolinea questa sua progressione nella Comunità con alcune tappe significative che prevedono il nome di salita al Noviziato, firma dell'impegno, Partenza. Questi tre momenti importanti della vita della Comunità di R/S sono vissuti nell'ambito di "cerimonie" che ne sottolineano l'importanza anche nei segni e nello stile. Queste cerimonie, a cui partecipa tutta la Comunità R/S e che derivano dalle tradizioni della Comunità e le consolidano, sono vissute nella semplicità che è caratteristica dello Scoutismo.

Proposta educativa
Il Roverismo/Scoltismo è una proposta educativa che:
  • Vede i giovani come veri soggetti della loro crescita;
  • Deriva da una visione cristiana della vita;
  • Tiene conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con il creato, con gli altri;
  • È attenta a riconoscere nel mondo dei giovani valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni.

Autoeducazione
I giovani sono i veri soggetti della propria crescita, perché, come persone spiritualmente libere, scelgono se accettare il cammino proposto dalle Branche, valutando i singoli aspetti della proposta stessa. La loro crescita diviene possibile grazie al rapporto educativo che si instaura nella Comunità R/S fra i giovani e gli adulti e anche fra i giovani stessi.
In un clima che si sforza di essere fraterno e attraverso una metologia che si sforza di rispettare i tempi di crescita dei singoli, i Rover e le Scolte si impegnano ad attuare e verificare, con l'aiuto degli altri, un cammino di crescita che, pur essendo personale, cerca di essere adeguato al passo di tutta la Comunità.

Coeducazione
Il Roverismo/Scoltismo propone la coeducazione, cioà la crescita insieme di ragazzi e ragazze, con la contemporanea azione educativa di Capi uomini e donne, nella fiducia che anche questo possa favorire la scoperta delle differenze e dei valori delle persone e lo stabilirsi di rapporti umani arricchenti fra l'uomo e la donna.

Elementi del metodo
Strada, Comunità e Servizio costituiscono i tre elementi, complementari ed indissociabili, del Metodo R/S, cui si ispirano le concrete attività delle Branche. Essi derivano da una visione globale dell'uomo che è:
  • In cammino sulla sua Strada, esperienza di vita povera ed escetica, di disponibilità al cambiamento, di impegno a costruire se stesso con pazienza e fatica;
  • In concreto atteggiamento di disponibilità all'incontro con gli altri, alla condivisione di gioie e sofferenze, di speranze e progetti;
  • Pronto al Servizio, che diviene modo normale di relazione con i fratelli, oggetto del cuore del suo amore.
Strada
La comunità R/S vive i suoi momenti più intensi in cammino. Infatti, camminare a lungo sulla strada permette di conoscere, dominare e superare se stessi e dà il gusto all'avventura; portare a lungo lo zaino e dormire sotto la tenda insegnano l'essenzialità e il senso della propria precarietà; camminare nella natura insegna a vedere le cose e se stessi come creature di Dio, fa immergere nell'ambiente originario di vita, rende maggiormente coscienti del proprio corpo, rispettosi e amici degli uomini, degli animali, delle piante, dell'ambiente tutto; camminare con gli altri e incontro agli altri insegna l'amicizia, la fraternità e la solidarietà. Ma, soprattutto, vivere la spiritualità della strada permette di cogliere come tutte queste esperienze sono doni di Dio che aiutano ad arrivare a Lui.

Comunità
La Comunità è un mezzo educativo che aiuta i singoli componenti a scoprire e maturare la propria vocazione personale, a conoscere la realtà che li circonda e ad agire in essa. Perché questo avvenga è necessario che la Comunità dedichi del tempo alla propria crescita, in modo che si crei un clima sereno, semplice e fraterno dove ognuno sa di poter contare sugli altri in qualsiasi momento, dove vi è desiderio di ricerca, disponibilità al cambiamento, volontà di impegnarsi.
È durante l'incontro di questa Comunità che si attua l'esperienza ecclesiale dell'annuncio, della catechesi e della liturgia; la preparazione dei programmi e la verifica della loro realizzazione; la comunione di esperienze e problemi; l'ascolto e la correzione fraterna; l'approfondimento, nel "capitolo", di temi particolarmente importanti; la strada e tutte le altre attività suggerite dal Metodo delle Branche. La comunità è poi sempre attenta a non divenire chiusa, tale cioè da escludere il Rover e la Scolta da altri ambienti, come ad es. la famiglia, la scuola, gli amici, la parrocchia, l'ambiente di lavoro, il quartiere, il paese, ecc... Per questo, i Capi della Comunità R/S si interessano agli ambienti nei quali i singoli membri e la Comunità stessa vivono ed operano.

Servizio
Il Servizio è la sintesi della proposta educativa e l'elemento unificante dei vari interessi, delle attese personali, delle attività e dei valori proposti. Ciò nasce dalla convinzione che una persona trova la sua completa dimensione nel fare il bene degli altri, ad imitazione di Gesù, che non è venuto nel mondo per essere servito, ma per servire.
L'educazione al servizio deve essere graduale ed implicare per ogni Rover e Scolta un impegno gratuito e stabile, a cui si è chiamati da altri, in cui si impara a donare con competenza, avendo saputo accogliere i bisogni di chi sta intorno.
Pur essendo svolto per gli altri e contribuendo quindi al cambiamento della realtà, il servizio del Rover e della Scolta è principalmente mezzo di autoformazione e richiede dunque verifiche e attenzioni particolari.
Il Servizio può essere svolto in Associazione o in altri ambienti, anche non nel campo dell'educazione, ma privilegiando strutture ed ambienti dove sia possibile un rapporto con le persone e una continuità compatibile con l'appartenenza alla Comunità.
Il Rover e la Scolta si preparano al servizio partecipando anche alle occasioni di qualificazione e confronto offerte dall'Associazione o da altri Enti.
È opportuno che siano i Rover e le Scolte a scegliere a quale richiesta di servizio rispondere: i Capi, eventualmente, li aiuteranno con opportune proposte, ricavate dalle scelte fatte dalla Comunità Capi ed espresse nel progetto educativo.

Richiami e movimenti
Silenzio: Per chiedere silenzio e attenzione, il Capo estende il braccio in avanti tendendo il pollice, l'indice e il medio. I ragazzi del Reparto rispondono estendendo, a loro volta, il braccio in avanti, rimanendo poi in silenzio assoluto e fermi dove si trovano.
Cerchio: È la formazione tipica. Per rompere il cerchio, si può ricorrere al classico "Bim-Bum ..." "Crack!" o ad altri sistemi.
Issa-oh: Per sedersi, con i E/G in cerchio, il Capo grida : "Issa" e il Reparto risponde, sedendosi (alla turca), "Ohh". Per alzarsi il grido è al contrario: "Ooohh!" "Issa!".

Preghiera del Rover e della Scolta
O Signore, fa di me uno strumento della tua pace.
Dov'è l'odio, fa ch'io porti l'amore.
Dov'è offesa, ch'io porti il perdono.
Dov'è discordia, ch'io porti l'unione.
Dov'è dubbio, ch'io porti la fede.
Dov'è errore, ch'io porti la verità.
Dov'è la disperazione, ch'io porti la speranza.
Dov'è tristezza, ch'io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.
O Maestro, fa ch'io non cerchi tanto
di essere consolato, quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere,
di essere amato, quanto di amare.
Poiché è dando che si riceve;
perdonando che si è perdonati;
morendo, che si risuscita a vita eterna.



Gruppo Scout Agesci - Castelfranco Emilia 1
Via Circondaria Sud 145 - 41013 Castelfranco Emilia (MO)
Parrocchia di Santa Maria Assunta di Castelfranco Emilia (MO) - Arcidiocesi di Bologna